Michael Novogratz: Rifugiati di Wall Street

Novogratz non è mai stato il tipico uomo di Wall Street.

Autore: Thejaswini M A

Traduzione: Block unicorn

18 maggio 2022. Michael Novogratz fissa il suo braccio.

Il tatuaggio di Terra Luna lo guarda. Questo tatuaggio a forma di mezzaluna gli è costato milioni di dollari e ha quasi distrutto la sua reputazione. Il prezzo di Luna è crollato da 80 dollari a zero in 72 ore, evaporando 60 miliardi di dollari, in quella che la comunità crypto ora chiama la "spirale della morte".

La maggior parte degli amministratori delegati assumerebbe una società di gestione delle crisi, darebbe la colpa alla manipolazione del mercato o semplicemente resterebbe in silenzio fino al termine del ciclo di notizie.

E Novogratz? Si è seduto e ha scritto una lettera.

"Il mio tatuaggio mi ricorderà sempre che il venture capital richiede umiltà", ha scritto nella lettera, spiegando in dettaglio cosa è andato storto e cosa Galaxy Digital ha imparato dal sostenere uno dei più grandi disastri nella storia delle criptovalute. La lettera è stata resa pubblica quel pomeriggio.

Quando una scommessa fallisce, di solito si segue una strategia standard: pubblicare una dichiarazione ben ponderata, spostare l'attenzione sulle "condizioni di mercato" e poi aspettare che i titoli svaniscano. Novogratz non ha fatto così. Ha scritto una lettera.

Non ha scaricato la responsabilità, ma ha descritto in dettaglio cosa è successo con Terra, cosa Galaxy Digital ha valutato male e cosa lui stesso ha imparato. Nel mondo della finanza, la franchezza non è inaudita, ma lui l'ha trasformata in un caso di studio per l'intero settore. Altri avrebbero potuto minimizzare le perdite, lui invece ha messo i suoi errori sotto i riflettori, invitando tutti a trarne lezione insieme.

Novogratz non è mai stato il tipico uomo di Wall Street. Ex partner di Goldman Sachs e lottatore a Princeton, ha costruito la sua carriera trattando sia le vittorie che le sconfitte come materiale per la prossima grande mossa.

Il crollo di Terra Luna sarebbe stato sufficiente a porre fine alla carriera della maggior parte degli operatori crypto. Per Novogratz, è solo un altro capitolo della sua storia, iniziata sul tappeto da lotta, passata per le sale di trading di valute e ora estesa dalla promozione di bitcoin ai data center di intelligenza artificiale da miliardi di dollari.

Crescita personale

26 novembre 1964. Alexandria, Virginia.

Michael Novogratz nasce in una famiglia di sette figli, il terzo per ordine di nascita, dove la competizione era considerata come le verdure in altre famiglie: necessaria, salutare, non negoziabile. Suo padre aveva giocato a football a West Point, quindi le aspettative di eccellenza erano la norma, o almeno ci si aspettava risultati convincenti.

Alla Fort Hunt High School, Novogratz scopre la lotta. Non era solo uno sport, ma un laboratorio dove imparare a leggere l'avversario, gestire il rischio sotto pressione e capire che la preparazione conta più del talento.

Arrivò secondo ai campionati statali e fu poi reclutato dalla Princeton University. Gareggiare nella Division I della Ivy League significava perdere peso, prepararsi tatticamente e che tutto dipendeva dalla prestazione individuale. Novogratz fu capitano della squadra di lotta di Princeton e nel 1986 e 1987 fu selezionato nel primo team All-Ivy League.

1 aprile 1989. Goldman Sachs.

Novogratz entra in Goldman Sachs come venditore di titoli a breve termine, uno dei centinaia di giovani reclutati ogni anno, tutti speranzosi di diventare partner. La maggior parte fallisce entro cinque anni. Alcuni si arricchiscono. Pochissimi capiscono le regole del gioco più grande.

Ciò che distingue Novogratz è il suo tempismo e la volontà di accettare incarichi che altri eviterebbero. Nel 1992, Goldman lo manda in Asia, dove nei sette anni successivi affronta fluttuazioni valutarie, shock sui tassi d'interesse e assiste infine alla crisi finanziaria asiatica del 1997. Questa esperienza gli permette di vedere in prima persona uno dei capitoli più turbolenti dei mercati moderni e lo rende uno degli esperti macro globali di Goldman.

Questa esperienza nei mercati valutari e dei tassi d'interesse lo porta, nel 1998, a diventare partner e uno degli esperti macro globali di Goldman Sachs.

Essere partner significava azioni, partecipazione agli utili e accesso alle opportunità di investimento interne. Più importante ancora, lo poneva tra gli esperti macro globali proprio mentre Goldman si preparava a dominare i mercati finanziari del decennio successivo.

Ma la scalata di Novogratz non era ancora finita.

L'impero Fortress e la sua caduta

2022. Fortress Investment Group.

Novogratz lascia Goldman Sachs e si unisce a una delle piattaforme di investimento alternativo più rappresentative degli anni 2000. Fortress stava espandendosi dal private equity e dal credito al macro globale, e avevano bisogno di qualcuno che sapesse come guadagnare dal caos valutario, dalla volatilità dei tassi e dai supercicli delle materie prime.

All'epoca, le banche centrali gestivano attivamente i tassi di cambio, i mercati emergenti si aprivano ai capitali internazionali e la tecnologia stava creando nuovi modi di scambiare di tutto, dal real brasiliano ai futures sul rame. Era l'età d'oro degli investimenti macro.

Novogratz prese il comando del fondo macro di Fortress, che arrivò a gestire 2,3 miliardi di dollari di asset. Il fondo operò con successo per oltre un decennio, fino a quando, dopo il 2008, l'ambiente di mercato cambiò.

Febbraio 2007. Fortress si quota in borsa.

L'azienda diventa la prima grande società di gestione di asset alternativi a quotarsi negli Stati Uniti, creando temporaneamente diversi miliardari sulla carta. Novogratz e i suoi partner finiscono sulle copertine delle riviste e tengono discorsi principali alle conferenze più importanti. Per 18 mesi sono le star del settore finanziario, cavalcando l'apice della bolla del credito.

Poi, il 2008 arriva come un meteorite.

La crisi finanziaria cambia radicalmente l'ambiente per il trading macro. Le banche centrali iniziano a coordinare le politiche più strettamente, le relazioni valutarie cambiano in modi inaspettati e molte inefficienze di mercato sfruttate dai fondi macro scompaiono.

Entro il 2013, i fondi macro sono in difficoltà. L'era post-crisi è difficile per molte strategie macro. Le politiche coordinate delle banche centrali riducono la volatilità di cui i trader macro hanno bisogno. I metodi che avevano funzionato per un decennio improvvisamente non funzionano più.

Ottobre 2015. Annuncio ufficiale.

Fortress liquiderà il business macro da 2,3 miliardi di dollari. Novogratz uscirà e il capitale sarà restituito agli investitori. Un'attività macro di primo livello, costruita in tredici anni, si conclude con un comunicato stampa e una serie di ultime chiamate con gli investitori.

Questa chiusura avrebbe potuto porre fine alla carriera. Tuttavia, Novogratz la considera un'opportunità di apprendimento. Il successo dei fondi macro si basa sull'identificare disallineamenti di mercato guidati dalle politiche e sfruttarli prima degli altri. Il loro fallimento riflette un cambiamento delle condizioni di mercato, non una cattiva gestione.

Avrebbe avuto bisogno di questa lezione prima di quanto pensasse.

Corsa all'oro digitale

2013. New York, ufficio Fortress.

Il co-CEO di Fortress Investment Group e vecchio collega di Goldman Sachs, Pete Briger, chiama Novogratz e gli fa una domanda che gli cambierà la vita: "Fratello, conosci bitcoin?"

La risposta è: non ne sapeva nulla.

Novogratz non aveva mai sentito parlare di valuta digitale, tecnologia blockchain o criptovalute. Come la maggior parte dei professionisti della finanza tradizionale, pensava fosse una truffa o un giocattolo per programmatori.

Ma Briger, dopo aver parlato con amici in California, era convinto che bitcoin rappresentasse qualcosa di più importante. Collaborarono con Dan Morehead, ex dirigente di Tiger Management, che fondò Pantera Capital, una delle prime società di investimento focalizzate sulle criptovalute.

Acquistarono per la prima volta quando il prezzo di bitcoin era intorno ai 200 dollari. All'inizio era solo un'altra scommessa macro. Se la valuta digitale avesse avuto successo, gli early adopter avrebbero guadagnato. Se avesse fallito, potevano sopportare la perdita.

Era un mezzo di conservazione del valore non sovrano, emerso in un'epoca di espansione monetaria senza precedenti da parte delle banche centrali. Offriva esposizione alla disruption tecnologica e copertura contro la svalutazione monetaria.

Entro il 2016, Novogratz era diventato uno dei più visibili sostenitori delle criptovalute, apparendo in TV finanziaria per spiegare gli asset digitali a un pubblico istituzionale che avrebbe potuto ignorare altri appassionati crypto. Il suo background in Goldman Sachs e l'esperienza negli investimenti macro gli davano credibilità tra gli investitori tradizionali, che solo allora iniziavano a considerare le criptovalute una classe di asset legittima.

Ma sostenere non era abbastanza. Voleva costruire qualcosa.

9 gennaio 2018. Annuncio ufficiale di Galaxy Digital.

Novogratz annuncia il piano per costruire una piattaforma integrata di asset digitali, combinando trading, asset management, investment banking e investimenti proprietari.

L'obiettivo era diventare la Goldman Sachs delle criptovalute, offrendo agli istituzionali la stessa gamma di servizi delle banche d'investimento tradizionali, ma focalizzati sul mercato degli asset digitali.

Attraverso una fusione con una società canadese, Galaxy riesce a quotarsi pubblicamente in un momento in cui il quadro normativo per le attività crypto era ancora poco chiaro. Il 31 luglio 2018, Galaxy completa una reverse acquisition e inizia a essere negoziata sulla TSX Venture Exchange di Toronto con il ticker GLXY.

Il modello di business di Galaxy è diverso da quello delle pure crypto company. L'azienda non si limita a comprare e detenere asset digitali, ma fa trading attivo sulle proprie posizioni di tesoreria, utilizzando i profitti delle operazioni di successo per finanziare le attività e l'espansione. Questo approccio è più flessibile rispetto alla semplice detenzione, ma significa che i risultati finanziari dipendono in parte dal tempismo di mercato e dalla performance del trading.

Durante i bull market delle criptovalute, questa strategia ha funzionato molto bene. Con l'apprezzamento di bitcoin ed ethereum, le operazioni di tesoreria di Galaxy hanno generato centinaia di milioni di dollari di profitti. Gli investimenti di venture capital nell'infrastruttura e nelle applicazioni crypto hanno creato ancora più valore con la maturazione dell'ecosistema.

Ma il 2022 ha portato nuove sfide.

Maggio 2022. L'ecosistema Terra Luna crolla in pochi giorni, evaporando 60 miliardi di dollari di valore e distruggendo uno dei progetti più ambiti del mondo crypto. Quando il meccanismo della stablecoin algoritmica di Luna fallisce catastroficamente, Galaxy Digital affronta perdite finanziarie e danni reputazionali.

Galaxy Digital aveva investito già nel 2020 in 18,5 milioni di token LUNA a 0,22 dollari ciascuno, vendendo gradualmente mentre il prezzo saliva. Quando, nell'aprile 2022, LUNA raggiunge il picco di 119 dollari, Galaxy Digital aveva già realizzato centinaia di milioni di dollari di profitti e ridotto quasi a zero la sua posizione. Quando il meccanismo della stablecoin algoritmica fallisce, il rischio finanziario diretto di Galaxy Digital è minimo: restano circa 2.000 token LUNA, che dopo il crollo valgono meno di dieci dollari.

Novogratz non ha nascosto l'errore, ma ha pubblicato una dettagliata spiegazione su cosa non ha funzionato e quali lezioni sono state apprese. La sua lettera da CEO discute la gestione del rischio, i processi di due diligence e l'importanza di distinguere tra modelli di business sostenibili e protocolli sperimentali nel settore crypto.

Ha ammesso che, dato il carattere sperimentale del progetto, il suo sostegno pubblico a Luna, incluso il tatuaggio, è stato prematuro.

Questa lettera è diventata una delle analisi più citate dopo il crollo di Luna, per la sua valutazione onesta del fatto che anche investitori esperti possono sbagliare sulle tecnologie emergenti.

Scommessa sull'infrastruttura dell'intelligenza artificiale

2024. New York, ufficio Galaxy.

Mentre il mercato crypto si riprende dai crolli di Terra Luna e FTX, Novogratz sta già pianificando il prossimo passo di Galaxy. L'azienda ha annunciato una grande espansione nel settore dell'infrastruttura per l'intelligenza artificiale, sfruttando la sua esperienza nelle operazioni di calcolo ad alta intensità energetica per entrare nel mercato dei data center AI.

Galaxy, grazie alla sua attività di mining di criptovalute, ha imparato a gestire infrastrutture di calcolo su larga scala. Le competenze nell'ottimizzazione del mining di bitcoin possono essere applicate al calcolo AI, ma con margini di profitto potenzialmente più elevati e flussi di entrate più prevedibili.

Nell'agosto 2024, Galaxy ha ottenuto un finanziamento di progetto da 1,4 miliardi di dollari per il suo campus di data center Helios in Texas. La struttura fornirà 800 megawatt di capacità di calcolo al fornitore di cloud GPU CoreWeave, con un contratto di 15 anni che dovrebbe generare oltre 1 miliardo di dollari di ricavi annui per Galaxy.

Il progetto Helios punta a sviluppare fino a 3,5 gigawatt di capacità elettrica a pieno regime, rendendo Galaxy un attore chiave in un mercato dell'infrastruttura AI caratterizzato da scarsità di offerta. Questo modello di business promette margini più alti e ricavi più prevedibili rispetto al trading di criptovalute.

L'azienda mantiene le sue attività crypto esistenti, espandendosi contemporaneamente in settori tecnologici adiacenti che sfruttano le sue competenze.

Le criptovalute sono sempre state una combinazione di finanza e spettacolo. Pochi lo incarnano come Novogratz.

È un trader che racconta storie e un narratore che fa trading. Il tatuaggio di Luna, le lettere oneste, le apparizioni in TV. Non sono solo confessioni o branding, ma la prova che i mercati sono guidati sia dalle narrazioni che dai dati.

Le aziende che ha costruito, dal fondo macro di Fortress al mix di trading, venture capital e ora data center AI di Galaxy, sono tentativi di dare forma a forze più grandi di qualsiasi individuo. La volatilità delle valute, la finanza decentralizzata, la domanda di calcolo per il machine learning.

Se a volte sembra sconsiderato, è perché rischia in territori privi di certezze. E se a volte sembra visionario, è perché questi settori premiano i pochi che agiscono rapidamente, sopportano le perdite e sono pronti a rilanciare alla prossima scommessa.

Per Novogratz, la domanda non è mai stata se le criptovalute o l'intelligenza artificiale falliranno. Perché non possono sempre salire. La domanda è chi può costruire una piattaforma abbastanza resiliente da resistere a questi fallimenti. In mezzo a tutto il caos e il dramma che lo circonda, questo potrebbe essere il suo contributo più importante: fornire un'impalcatura più alta su cui la prossima generazione di avventurieri possa salire.

Per oggi è tutto.