La Corte d'Appello degli Stati Uniti ha stabilito che la maggior parte delle tariffe globali di Trump non sono legali, ma non ne ha ancora sospeso l'attuazione.

　　Una corte federale d'appello degli Stati Uniti ha stabilito che la maggior parte delle tariffe globali imposte dal presidente Donald Trump non sono legali, ritenendo che abbia ecceduto la propria autorità nell'imporle. Tuttavia, mentre il caso sarà ulteriormente esaminato, i giudici hanno permesso che queste tariffe restino in vigore.

　　Venerdì, la Corte d'Appello Federale degli Stati Uniti per il Circuito ha confermato una precedente sentenza della Corte del Commercio Internazionale, secondo cui Trump ha erroneamente invocato una legge d'emergenza per imporre le tariffe. Tuttavia, i giudici della corte d'appello hanno rinviato il caso al tribunale di grado inferiore per determinare se la sentenza si applichi a tutte le parti interessate dalle tariffe o solo alle parti coinvolte nel caso specifico.

　　La decisione di venerdì, con un voto di 7 a 4, mantiene l'incertezza sul destino finale delle tariffe di Trump. In precedenza si prevedeva ampiamente che il caso sarebbe stato sottoposto alla Corte Suprema per una decisione definitiva. Ora il governo potrebbe chiedere una revisione da parte della Corte Suprema, che finora ha generalmente sostenuto la posizione del presidente su altre questioni. Tuttavia, la Casa Bianca potrebbe anche scegliere di far esaminare nuovamente il caso dalla Corte del Commercio Internazionale.

　　"Tutte le tariffe restano in vigore!" ha scritto Trump su Truth Social poco dopo la pubblicazione della sentenza.

　　"Oggi, una corte d'appello fortemente politicizzata ha erroneamente affermato che le nostre tariffe dovrebbero essere annullate, ma devono sapere che gli Stati Uniti d'America alla fine vinceranno," ha scritto Trump, "Se queste tariffe dovessero scomparire, sarebbe un disastro totale per il Paese."

　　Migliaia di miliardi di dollari di commercio globale sono coinvolti in questa battaglia legale. Se la sentenza finale dovesse annullare le tariffe di Trump, i suoi tanto pubblicizzati accordi commerciali verrebbero sconvolti. Il governo dovrebbe anche affrontare richieste di rimborso delle tariffe già riscosse.

　　Nella sentenza del 30 maggio, la Corte del Commercio Internazionale ha stabilito che Trump ha utilizzato in modo improprio la legge sui poteri d'emergenza del 1977 per imporre tariffe estese. Anche i giudici della Corte d'Appello Federale, durante l'udienza orale del 31 luglio, hanno espresso dubbi simili riguardo all'ampio potere tariffario rivendicato da Trump in base all'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA).

　　Temendo che la corte potesse dichiarare illegali le tariffe e annullarle immediatamente, il governo degli Stati Uniti ha presentato venerdì mattina le dichiarazioni del Segretario al Tesoro Bessent, del Segretario al Commercio Lutnick e del Segretario di Stato Rubio, avvertendo che una tale decisione avrebbe gravi conseguenze per la politica estera. Bessent ha affermato che ciò comporterebbe "un imbarazzo diplomatico pericoloso" per gli Stati Uniti.

　　"Il presidente Trump ha esercitato legalmente l'autorità tariffaria conferitagli dal Congresso per proteggere la sicurezza nazionale ed economica del nostro Paese dalle minacce straniere," ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Kush Desai in una nota, "Le tariffe del presidente restano in vigore e ci aspettiamo di ottenere una vittoria definitiva su questa questione."