Punti chiave
Le stablecoin con rendimento includono modelli garantiti da titoli di stato, DeFi e sintetici.
Le leggi di USA e UE vietano il pagamento di interessi da parte dell’emittente; l’accesso è spesso limitato.
Le rebases e le ricompense sono tassate come reddito al momento della ricezione.
Permangono rischi: regolamentazione, mercati, contratti e liquidità.
La ricerca di un reddito passivo ha sempre spinto gli investitori verso asset come azioni con dividendi, immobili o titoli di stato.
Nel 2025, il crypto aggiunge un nuovo concorrente: le stablecoin con rendimento. Questi token digitali sono progettati non solo per mantenere il loro valore rispetto al dollaro, ma anche per generare un reddito costante mentre restano nel tuo wallet.
Ma prima di buttarsi, è importante capire cosa sono queste stablecoin, come viene generato il rendimento e quali sono le regole legali e fiscali applicabili.
Vediamo tutto passo dopo passo.
Cosa sono le stablecoin con rendimento?
Le stablecoin tradizionali come USDt ( USDT ) di Tether o USDC ( USDC ) sono ancorate al dollaro ma non pagano nulla per detenerle. Le stablecoin con rendimento sono diverse: trasferiscono automaticamente i rendimenti degli asset sottostanti o delle strategie ai possessori dei token.
Oggi esistono tre principali modelli:
Titoli di stato tokenizzati e fondi del mercato monetario: Queste stablecoin sono garantite da asset sicuri come titoli di stato USA a breve termine o depositi bancari. Il rendimento di tali asset viene distribuito ai possessori dei token, spesso aumentando il saldo dei token o adeguandone il valore. In parole povere, si possono considerare come versioni su blockchain di fondi tradizionali equivalenti al contante.
Wrapper di risparmio della finanza decentralizzata (DeFi): Protocolli come Sky (precedentemente MakerDAO) consentono agli utenti di bloccare stablecoin, come Dai ( DAI ), in un modulo “savings rate”. Quando vengono avvolti in token come sDAI, il tuo saldo cresce nel tempo a un tasso deciso dalla governance del protocollo.
Modelli di rendimento sintetico: Alcune stablecoin innovative, come quelle alimentate da strategie di derivati, generano rendimento dai funding rate dei mercati crypto o dalle ricompense di staking. I rendimenti possono essere più elevati ma anche fluttuare a seconda delle condizioni di mercato.
Si può ottenere reddito passivo con le stablecoin con rendimento?
La risposta breve è sì, anche se i dettagli variano a seconda del prodotto. Ecco il percorso tipico:
1. Scegli il tipo di stablecoin
Se desideri un rischio più basso e una garanzia tradizionale, guarda alle stablecoin garantite da titoli di stato o ai token di fondi del mercato monetario.
Se sei a tuo agio con il rischio DeFi, considera sDAI o wrapper di risparmio simili.
Per un rendimento potenziale più alto (con maggiore volatilità), potrebbero andare bene stablecoin sintetiche come sUSDe.
2. Acquista o mint la stablecoin
La maggior parte di questi token può essere acquisita sia su exchange centralizzati — con requisiti Know Your Customer (KYC) — sia direttamente tramite il sito web del protocollo.
Tuttavia, alcuni emittenti limitano l’accesso in base alla geografia. Ad esempio, molti utenti retail statunitensi non possono acquistare stablecoin garantite da titoli di stato a causa delle leggi sui titoli (poiché sono trattate come titoli e limitate a investitori qualificati o offshore).
Inoltre, il mint delle stablecoin è solitamente limitato. Per mintare, depositi dollari presso l’emittente, che crea nuove stablecoin. Ma questa opzione non è aperta a tutti; molti emittenti limitano il mint a banche, società di pagamento o investitori qualificati.
Ad esempio, Circle (emittente di USDC) consente solo a partner istituzionali approvati di mintare direttamente. Gli utenti retail non possono inviare dollari a Circle; devono acquistare USDC già in circolazione.
3. Detieni o metti in staking nel tuo wallet
Una volta acquistate, semplicemente detenere queste stablecoin nel tuo wallet può essere sufficiente per ottenere rendimento. Alcune usano il rebasing (il tuo saldo aumenta ogni giorno), altre usano token avvolti che crescono di valore nel tempo.
4. Usa nella DeFi per guadagni extra
Oltre al rendimento integrato, alcuni possessori utilizzano questi token in protocolli di lending, pool di liquidità o vault strutturati per generare ulteriori flussi di reddito. Questo aggiunge complessità e rischio, quindi procedi con cautela.
5. Tieni traccia e registra il tuo reddito
Anche se i token crescono automaticamente, le regole fiscali nella maggior parte dei paesi trattano tali aumenti come reddito imponibile al momento dell’accredito. Tieni registri precisi di quando e quanto rendimento hai ricevuto.
Sapevi che? Alcune stablecoin con rendimento distribuiscono i rendimenti tramite l’apprezzamento del token invece che tramite token aggiuntivi, il che significa che il tuo saldo resta invariato, ma ogni token può essere riscattato per più asset sottostanti nel tempo. Questa sottile differenza può influenzare il calcolo delle tasse in alcune giurisdizioni.
Esempi di stablecoin con rendimento
Non tutti i prodotti che sembrano stablecoin con rendimento lo sono davvero. Alcuni sono vere stablecoin, altri sono dollari sintetici, altri ancora sono titoli tokenizzati. Vediamo come si suddividono:
Vere stablecoin con rendimento
Queste sono ancorate al dollaro USA, garantite da riserve e progettate per offrire rendimento.
USDY (Ondo Finance): È una nota tokenizzata garantita da titoli di stato a breve termine e depositi bancari, disponibile solo per utenti non statunitensi con controlli KYC e Anti-Money Laundering (AML) completi. I trasferimenti verso o all’interno degli USA sono limitati. USDY funziona come uno strumento di rebasing che riflette i rendimenti dei Treasury.
sDAI (Sky): sDAI è un wrapper attorno a DAI depositato nel Dai Savings Rate. Il tuo saldo cresce a un tasso variabile deciso dalla governance di Maker. È ampiamente integrato nella DeFi ma si basa su smart contract e decisioni del protocollo — non su depositi assicurati.
Stablecoin sintetiche
Queste imitano le stablecoin ma utilizzano derivati o altri meccanismi invece di riserve dirette.
sUSDe (Ethena): Un “dollaro sintetico” stabilizzato da posizioni long spot crypto più short su future perpetui. I possessori di sUSDe guadagnano dai funding rate e dalle ricompense di staking. I rendimenti possono ridursi rapidamente e i rischi includono oscillazioni di mercato ed esposizione agli exchange.
Equivalenti tokenizzati al contante
Questi non sono stablecoin ma sono spesso usati nella DeFi come “contante onchain”.
Fondi del mercato monetario tokenizzati (es. BlackRock’s BUIDL): Non sono propriamente stablecoin, ma quote tokenizzate di fondi del mercato monetario. Pagano dividendi mensili sotto forma di nuovi token. L’accesso è limitato a investitori qualificati e istituzioni, rendendoli popolari tra i protocolli DeFi ma generalmente fuori portata per gli utenti retail.
Il regolamento stablecoin 2025 che dovresti conoscere
La regolamentazione è ora centrale per stabilire se puoi detenere determinate stablecoin con rendimento.
Stati Uniti (GENIUS Act)
Nel 2025, gli USA hanno approvato il GENIUS Act, la loro prima legge federale sulle stablecoin. Una disposizione chiave è il divieto per gli emittenti di stablecoin di pagamento di pagare interessi o rendimento direttamente ai possessori.
Ciò significa che token come USDC o PayPal USD ( PYUSD ) non possono ricompensarti semplicemente per detenerli.
L’obiettivo è impedire alle stablecoin di competere con le banche o di diventare titoli non registrati.
Di conseguenza, gli investitori retail statunitensi non possono legalmente ricevere rendimento passivo dalle stablecoin mainstream. Qualsiasi versione con rendimento è tipicamente strutturata come titolo e riservata a investitori qualificati o offerta offshore a utenti non statunitensi.
Unione Europea (MiCA)
Secondo il quadro Markets in Crypto-Assets (MiCA), anche agli emittenti di e-money token (EMT) è vietato pagare interessi. L’UE tratta le stablecoin rigorosamente come strumenti di pagamento digitali, non come veicoli di risparmio.
Regno Unito (regole in corso di definizione)
Il Regno Unito sta finalizzando il proprio regime sulle stablecoin, concentrandosi su emissione e custodia. Pur non essendoci ancora un divieto esplicito, l’orientamento politico segue quello di USA e UE: le stablecoin devono servire per i pagamenti, non per il rendimento.
Il messaggio è chiaro: verifica sempre se puoi legalmente acquistare e detenere una stablecoin con rendimento dove vivi.
Considerazioni fiscali sulle stablecoin con rendimento
Il trattamento fiscale è importante quanto la scelta della moneta giusta.
Negli USA, le ricompense in stile staking, incluse le rebases, sono tassate come reddito ordinario al momento della ricezione, indipendentemente dal fatto che vengano vendute. Se successivamente si cedono quei token a un valore diverso, ciò comporta una tassa sulle plusvalenze. Inoltre, il 2025 ha introdotto nuove regole di reporting che rendono obbligatorio per gli exchange crypto emettere il Form 1099-DA, e i contribuenti devono tracciare il costo di acquisto per ogni wallet, rendendo la tenuta dei registri più critica che mai.
Nell’UE e a livello globale, le nuove regole di reporting (DAC8, CARF) prevedono che le piattaforme crypto segnalino automaticamente le tue transazioni alle autorità fiscali a partire dal 2026.
Nel Regno Unito, le linee guida HMRC classificano molti rendimenti DeFi come reddito, con la cessione dei token anch’essa soggetta a tassa sulle plusvalenze.
Rischi da considerare se stai valutando il rendimento sulle tue stablecoin
Anche se le stablecoin con rendimento sembrano attraenti, non sono prive di rischi:
Rischio normativo: Le leggi possono cambiare rapidamente, chiudendo l’accesso o interrompendo i prodotti.
Rischio di mercato: Nei modelli sintetici, il rendimento dipende dai mercati crypto volatili e può sparire da un giorno all’altro.
Rischio operativo: Smart contract, accordi di custodia e decisioni di governance possono influenzare i tuoi asset.
Rischio di liquidità: Alcune stablecoin limitano i riscatti a determinati investitori o impongono lock-up.
Quindi, anche se inseguire il rendimento sulle stablecoin può essere gratificante, non è come parcheggiare denaro su un conto bancario. Ogni modello, che sia garantito da Treasury, nativo DeFi o sintetico, comporta compromessi propri.
L’approccio più intelligente è dimensionare le posizioni con cautela, diversificare tra emittenti e strategie e tenere sempre d’occhio regolamentazione e riscatti. Il modo migliore per affrontare questo tema è trattare i rendimenti delle stablecoin come un prodotto d’investimento, non come un risparmio privo di rischio.
