Il 16 settembre 2025, diversi leader del settore crypto hanno partecipato a una tavola rotonda a Washington D.C., presieduta da membri del Congresso, per discutere approfonditamente questa proposta di legge. Tra i partecipanti figuravano 18 rappresentanti del settore, tra cui il co-fondatore di MicroStrategy Michael Saylor. Insieme, hanno esplorato i possibili percorsi per acquisire 1 milione di Bitcoin come riserva strategica degli Stati Uniti entro cinque anni, senza aumentare il carico fiscale per i contribuenti.
Attualmente, la proposta è stata presentata alle commissioni competenti di Camera e Senato per la revisione, ma non è ancora stata programmata un'audizione. Questo segna uno spostamento dell'attenzione normativa degli Stati Uniti sugli asset crypto: dal focus iniziale su categorie singole come le stablecoin, si passa ora alla costruzione di un quadro sistemico e strategico più ampio.
Impatto sul mercato: ricostruzione di domanda, offerta e legittimità
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Approvazione ufficiale e legittimità: Se la proposta verrà approvata, sarà la prima volta che il governo degli Stati Uniti riconosce formalmente, tramite legislazione, il valore strategico di Bitcoin come asset di riserva ufficiale. Questa mossa cambierà radicalmente la narrativa di Bitcoin come “bolla” o “truffa”, fornendo una forte legittimazione nazionale al suo ruolo di strumento di conservazione del valore.
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Rimodellamento della domanda e offerta di mercato: La proposta prevede l’acquisto graduale di 1 milione di Bitcoin in cinque anni, circa 200.000 all’anno. Considerando che la produzione giornaliera di Bitcoin (attualmente circa 900 al giorno) continua a diminuire a causa del meccanismo di halving, e che una grande quantità di Bitcoin è bloccata da detentori di lungo periodo (HODLer), l’ingresso del governo degli Stati Uniti come il più grande e stabile potenziale acquirente aumenterà notevolmente la domanda di mercato, esercitando una pressione rialzista di lungo termine sul prezzo.
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“Zavorra” strategica: L’emergere di un detentore nazionale di Bitcoin che non vende rappresenterà una forza stabilizzatrice senza precedenti per il mercato. Non solo ridurrà la quantità di Bitcoin in circolazione, ma potrà anche mitigare il rischio di crolli improvvisi causati dalla vendita di grandi quantità da parte di singoli whale o istituzioni. Questo è un segnale estremamente positivo per i detentori di lungo periodo di Bitcoin.
Alla data di pubblicazione, panoramica dei primi 10 enti detentori di BTC (18-09-2025 Fonte dati: AiCoin)
Sfide e prospettive: la strada legislativa è lunga e difficile
Nonostante le prospettive affascinanti del “Bitcoin Act”, il percorso legislativo resta irto di ostacoli.
Innanzitutto, l’alta volatilità dei prezzi rappresenta la sfida principale. L’elevata volatilità di Bitcoin è in netto contrasto con la stabilità ricercata dagli asset di riserva tradizionali. Gestire questa volatilità e garantire che il valore delle riserve non subisca forti svalutazioni è una questione cruciale che i legislatori dovranno affrontare. Ad esempio, la Banca Nazionale Svizzera ha respinto una proposta simile proprio per questo motivo.
In secondo luogo, tecnologia e sicurezza sono sfide da non sottovalutare. Detenere una quantità così elevata di Bitcoin (per un valore di centinaia di miliardi di dollari) richiede soluzioni di custodia e storage estremamente sicure e affidabili. Qualsiasi vulnerabilità tecnica potrebbe causare perdite catastrofiche, imponendo al governo la creazione di infrastrutture di sicurezza di livello senza precedenti.
Infine, la formazione di un consenso politico richiederà tempo. Sebbene le voci a favore delle criptovalute siano sempre più forti al Congresso, all’interno del Partito Democratico — in particolare il senatore Sherrod Brown — persistono atteggiamenti scettici. Le loro preoccupazioni riguardano l’impatto ambientale, i potenziali usi illeciti e i rischi di manipolazione del mercato, che rappresentano i principali ostacoli all’approvazione della legge.
Secondo voi, alla luce delle attuali sfide, la proposta di istituire una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti potrà essere approvata? E se il piano dovesse essere attuato, come cambierebbe il panorama competitivo del mercato crypto globale?
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