
- XRP scivola verso $2,70 mentre le whale e le istituzioni alimentano forti vendite.
- I progressi tecnologici di Ripple contrastano con la pressione ribassista a breve termine.
- La cautela della Fed e l’aumento dei rendimenti hanno smorzato il sentiment del mercato crypto.
L’ultima settimana è stata turbolenta per XRP, poiché il token fatica a difendere livelli chiave in un mercato crypto in indebolimento.
Un tempo considerato uno dei migliori performer del 2025, ora XRP è sotto pressione, lasciando molti a chiedersi se il recente calo sia solo una battuta d’arresto temporanea o l’inizio di una discesa più profonda.
La pressione ribassista aumenta sotto i $3
XRP non è riuscito a mantenersi sopra il livello psicologico dei $3,00, soglia che i trader speravano potesse fungere da trampolino per ulteriori rialzi.
Pesanti liquidazioni su tutto il mercato, unite a prese di profitto vicino alle resistenze, hanno trascinato il token nella zona dei $2,80.
Recentemente, è sceso ulteriormente, toccando minimi di $2,75 dopo un calo del 6% in un solo giorno, in coincidenza con la discesa di Bitcoin sotto i $109.000 che ha innescato una reazione a catena tra le altcoin, inclusa Ethereum, che è crollata di circa l’8% a $3.800.
Istituzioni e whale in azione
Dietro il calo dei prezzi si cela un’ondata di vendite istituzionali e grandi movimenti di whale che hanno scosso il sentiment.
Circa 277 milioni di dollari in XRP sono stati scambiati in breve tempo, con segnalazioni che le whale hanno mosso quasi 160 milioni di token — per un valore vicino a mezzo miliardo di dollari — a metà settembre.
Questi movimenti hanno aumentato la pressione di vendita, cancellando quasi 19 miliardi di dollari dal valore di mercato di XRP in una settimana e interrompendo lo slancio che aveva portato il token sopra i $3 all’inizio del mese.
Venti contrari economici aggravano la situazione
Le sfide che XRP si trova ad affrontare non sono solo interne.
Anche fattori economici più ampi hanno giocato un ruolo nel calo del token.
I commenti del presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti Jerome Powell, che ha avvertito che l’inflazione resta una preoccupazione e che sono improbabili tagli significativi dei tassi di interesse, hanno ridotto l’appetito per il rischio.
L’aumento dei rendimenti dei Treasury ha reso gli investitori più cauti, distogliendo l’attenzione dagli asset più rischiosi come le criptovalute.
Questo contesto ha reso più difficile anche per gli sviluppi promettenti all’interno dell’ecosistema Ripple tradursi in rialzi di prezzo.
Ripple è stata impegnata nel lancio di nuovi progetti, tra cui il debutto della sua stablecoin RLUSD, l’integrazione di una sidechain compatibile con Ethereum e la crescita costante dei wallet su XRP Ledger, che ora superano i sette milioni.
Sebbene questi passi rafforzino le fondamenta della rete, non sono ancora riusciti a compensare il peso del pessimismo diffuso sul mercato.
Attenzione al supporto dei $2,70
Per ora, l’attenzione è rivolta a se XRP riuscirà a mantenersi sopra la soglia dei $2,75, con i $2,70 che emergono come il prossimo livello di supporto critico.
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il token scambia sotto la sua media mobile a 30 giorni di $2,93, segnalando che i venditori restano in controllo.

L’indice di forza relativa (RSI) è sceso sotto 38, avvicinandosi alla zona di ipervenduto.
Anche il MACD è diventato ribassista, amplificando ulteriormente il momentum negativo.
Un calo più profondo potrebbe estendere le perdite, ma un rimbalzo da questi livelli potrebbe suggerire un esaurimento delle vendite e aprire la porta a una ripresa a breve termine.
I prossimi passi dipenderanno probabilmente dalla performance di Bitcoin, dato che una scadenza di opzioni da 23 miliardi di dollari incombe e promette di aggiungere volatilità a tutto il settore crypto.
Se Bitcoin dovesse stabilizzarsi, XRP potrebbe trovare spazio per risalire sopra i $3, recuperando parte dello slancio. In caso contrario, la discesa verso $2,70 e potenzialmente anche più in basso resta una possibilità concreta.