Oltre 1,3 miliardi di dollari in posizioni crypto liquidate mentre il calo di bitcoin sotto i 104.000 dollari colpisce un mercato "fragile"

Bitcoin è sceso sotto i $104.000, raggiungendo il livello più basso delle ultime due settimane e innescando almeno 1,37 miliardi di dollari in liquidazioni con leva — di cui circa 1,2 miliardi provenienti da posizioni long, secondo i dati di CoinGlass — mentre i persistenti deflussi dagli ETF, le vendite da parte degli holder di lungo termine e un clima generale di avversione al rischio continuano a mettere pressione sul mercato.

È importante notare che i dati sulle liquidazioni restano imperfetti — Bybit pubblica dati completi, ma Binance e OKX riportano ancora dati incompleti e a intermittenza, ad esempio — il che significa che la cifra reale è probabilmente più alta.

BTC è sceso di quasi il 4% in 24 ore, passando da $106.400 a un minimo intraday di $103.860 nelle prime ore di martedì, secondo il prezzo riportato da The Block. Anche le altcoin hanno seguito il movimento: ETH è sceso del 6% a circa $3.500, BNB è sceso dell’8% sotto i $950 e SOL è calato di quasi il 10% a $159, portando la capitalizzazione totale del mercato crypto a circa 3,6 trilioni di dollari.

"Mentre BTC continua a essere scambiato all’interno del cluster dei top-buyer, il mercato si trova in uno stato fragile," hanno dichiarato gli analisti di Bitfinex a The Block. "Non siamo ancora in una fase di capitolazione, ma gli investitori mostrano segni di convinzione in calo. A meno che il prezzo non recuperi decisamente sopra questo range, il tempo diventa un vento contrario crescente per i rialzisti."

Gli analisti hanno aggiunto che la distribuzione persistente da parte degli holder di lungo termine continua a esercitare una pressione strutturale, osservando che le principali fasi rialziste storicamente sono riprese solo quando questi wallet sono tornati ad accumulare.

Il calo di martedì segue un altro periodo di debolezza degli ETF. Il 3 novembre, gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato deflussi netti per 187 milioni di dollari — il quarto giorno consecutivo di riscatti — mentre gli ETF su Ethereum hanno perso 136 milioni di dollari, secondo il dashboard dati di The Block. Al contrario, gli ETF su Solana hanno registrato afflussi per 70 milioni di dollari, la loro quinta sessione positiva consecutiva, mentre gli analisti hanno segnalato una rotazione verso asset a beta più elevata nonostante la stanchezza generale del mercato.

La paura attanaglia il mercato crypto mentre l’appetito per il rischio svanisce

L’indice Crypto Fear & Greed è sceso a 21, il livello più basso delle ultime settimane, segnalando una profonda cautela tra gli investitori. Nicolai Sondergaard, analista di ricerca presso Nansen, ha affermato che una combinazione di fattori macro e psicologici ha mantenuto i trader sulla difensiva dopo il crollo del 10 ottobre.

"C’è stata molta paura nel mercato dopo la grande liquidazione che si è verificata," ha detto. "Combinato con il continuo shutdown del governo e l’attenzione di Crypto Twitter sul fatto che il prezzo segua la liquidità globale, molti partecipanti hanno adottato un approccio risk-off."

Tuttavia, Sondergaard ha notato alcuni segnali positivi sotto la superficie. "Il nuovo ETF su Solana sta uscendo piuttosto forte, il che va in qualche modo contro ciò che stiamo vedendo altrove," ha aggiunto. "Ciò che accadrà dopo dipenderà in gran parte da quando il governo tornerà operativo, con dichiarazioni rassicuranti che potrebbero rapidamente migliorare il sentiment a breve termine."

Struttura fragile, domanda esausta

I dati onchain e sui derivati indicano una liquidità in diminuzione. L’open interest sulle opzioni Bitcoin rimane contenuto vicino ai minimi di diverse settimane, mentre la profondità dello spot è diminuita su tutti i principali exchange, secondo i dati di The Block e diverse note di analisti.

In particolare, anche il sentiment nei mercati predittivi è diventato ribassista. Il contratto Polymarket che chiede se bitcoin scenderà sotto i $100.000 prima del 2026 ora mostra una probabilità del 78% per il "Sì", suggerendo che i trader vedono una maggiore possibilità di una correzione significativa prima del prossimo anno.

Gabriel Selby, responsabile della ricerca presso CF Benchmarks di proprietà di Kraken, ha affermato che il movimento attuale riflette probabilmente un ribilanciamento tecnico dopo la volatilità precedente.

"La liquidazione del 10 ottobre ha lasciato molte inefficienze di prezzo che hanno reso in qualche modo inevitabile un’altra correzione," ha detto. "Con le large cap che oggi ritestano nuovamente i minimi di ottobre, il mercato potrebbe effettivamente essere meglio posizionato per una ripresa più pulita in futuro."

Ciononostante, gli analisti di Bitfinex hanno avvertito che, a meno che gli afflussi negli ETF o nuovi acquirenti istituzionali non assorbano l’offerta, il ritest di bitcoin potrebbe "potenzialmente estendersi verso la regione dei $100.000 o anche più in basso" nelle prossime settimane.