Startup svizzera lancerà un'alternativa al cloud alimentata dai telefoni

E se il tuo smartphone diventasse un nodo di calcolo globale? Questa è la scommessa di Acurast, una startup svizzera che sfida i giganti del cloud con una rete decentralizzata che si basa sui telefoni, non sui server. Con sede a Zug, la giovane azienda annuncia una raccolta fondi di 11 milioni di dollari in vista del lancio del suo Genesis Mainnet, previsto per il 17 novembre. L'obiettivo è costruire un'infrastruttura di calcolo verificabile, confidenziale e distribuita, pronta a rivoluzionare l'economia digitale e le fondamenta del Web3.

Un finanziamento strategico e il lancio di un mainnet ambizioso

Mentre Microsoft e OpenAI hanno siglato un accordo a sorpresa, Acurast ha annunciato di aver raccolto un totale di 11 milioni di dollari, una somma ottenuta attraverso diversi round tra il 2023 e il 2025, combinando sovvenzioni non diluitive e vendite di token. Tra questi finanziamenti c'è stata una vendita pubblica su CoinList lo scorso maggio, che ha raccolto 5,4 milioni di dollari.

Questa operazione è stata largamente sottoscritta, un chiaro segnale dell'interesse del mercato. In questa occasione, Acurast ha attirato figure di spicco dell'ecosistema crypto: Dr. Gavin Wood (co-fondatore di Ethereum, fondatore di Polkadot), Leonard Dörlochter (fondatore di peaq) e Michael van de Poppe (fondatore di MN Capital), tra gli altri.

“Acurast sta creando un nuovo livello di calcolo di proprietà degli utenti, perfettamente allineato con l'evoluzione dell'AI,” ha sottolineato Vineet Budki, CEO di Sigma Capital, uno degli investitori del progetto.

Il lancio del Genesis Mainnet, previsto per il prossimo 17 novembre, rappresenta una tappa fondamentale nella strategia del progetto. Segnerà l'apertura della rete al pubblico e il deployment del token nativo $ACU. Alessandro De Carli, fondatore di Acurast, sottolinea l'importanza di questo passo: “il mainnet segna il momento in cui Acurast diventa davvero un tessuto di calcolo aperto e globale, pronto a integrarsi nel mondo reale.” Attraverso questo lancio, Acurast mira a:

• Trasformare miliardi di smartphone in nodi di calcolo decentralizzati, senza dipendere dai data center;

• Ridurre i costi infrastrutturali utilizzando hardware esistente e ampiamente disponibile;

• Eliminare gli intermediari nell'accesso alla potenza di calcolo;

• Fornire esecuzione sicura e confidenziale su scala globale, accessibile a tutti.

Con questa svolta, il progetto vuole rendere lo smartphone l'unità base di un nuovo livello di infrastruttura di calcolo accessibile, resiliente e verificabile.

Dati solidi e un'adozione pre-mainnet notevole

Oltre al finanziamento, è soprattutto la trazione tecnica di Acurast a colpire. Ancora prima del lancio del mainnet, il team ha distribuito un testnet incentivato che ha dimostrato la capacità di operare su larga scala.

Ad oggi, oltre 146.443 smartphone sono stati registrati per fornire potenza di calcolo. Gli sviluppatori hanno completato più di 85.784 deployment, la rete ha elaborato oltre 489 milioni di transazioni on-chain e sono stati creati 179.000 account. Questa crescita è stata sostenuta da iniziative della community come la Cloud Rebellion, un programma che premia i primi contributori estendendo al contempo la portata della rete.

L'architettura di Acurast si basa su meccanismi tecnici precisi. L'esecuzione dei task avviene in enclave sicure, dove nemmeno il proprietario del dispositivo può accedere ai dati on-chain.

A differenza di altre piattaforme di calcolo che si basano su specifiche dei server auto-dichiarate, Acurast esegue una verifica crittografica dell'hardware, garantendo un alto livello di confidenzialità e integrità. Questo posizionamento è rivolto agli sviluppatori di dApp, ma anche alle aziende che cercano backend resistenti alla censura per casi d'uso sensibili come automazione, AI, web crawling o test di resilienza.

Con il suo modello basato sugli smartphone, Acurast traccia una nuova strada per l'infrastruttura Web3. Combinando verificabilità, confidenzialità e distribuzione su larga scala, la startup apre la porta a un ecosistema più resiliente, decentralizzato e accessibile, in cui ogni utente diventa partecipe della potenza di calcolo globale.