Dopo il grande rimescolamento del mercato cripto, il vero fondo strutturale è emerso

Autore: The Kobeissi Letter

Traduzione: Tim, PANews

Titolo originale: "La trappola d’oro dopo la liquidazione della leva finanziaria? I dati indicano che si sta formando un 'fondo strutturale' nel mercato crypto"

Negli ultimi 41 giorni, la capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è evaporata di 1.1 trillioni di dollari, pari a una perdita media giornaliera di 27 miliardi di dollari.

Dopo la grande liquidazione dell’11 ottobre, la capitalizzazione totale del mercato crypto è attualmente in calo di circa il 10% rispetto a prima.

Ritengo che si tratti di un aggiustamento strutturale del mercato, e questo post spiegherà in dettaglio le ragioni.

Questo calo è stato molto anomalo, perché dal punto di vista dei fondamentali del mercato crypto, non sono emersi molti fattori ribassisti sostanziali.

Solo pochi giorni fa, il presidente Trump ha dichiarato che rendere gli Stati Uniti "leader nel settore crypto" è una delle sue massime priorità.

Tuttavia, Bitcoin è sceso del 25% in un mese.

Sembra trattarsi di un calo strutturale, iniziato tutto con i deflussi di capitali istituzionali tra la metà e la fine di ottobre.

Nella prima settimana di novembre, i fondi crypto hanno registrato deflussi per 1.2 miliardi di dollari. Un aspetto degno di nota è che, al momento dei deflussi, il livello di leva finanziaria era troppo elevato.

L’uso della leva finanziaria nel mercato crypto è piuttosto aggressivo. Non è raro che gli speculatori detengano leve di 20x, 50x o addirittura 100x.

Come mostrato nel grafico qui sotto, con una leva di 100x, basta una variazione di prezzo del 2% per causare la liquidazione. Quando milioni di trader utilizzano contemporaneamente la leva, si innesca un effetto domino.

Di conseguenza, quando il mercato crypto crolla improvvisamente, la scala delle liquidazioni aumenta drasticamente.

Come accaduto l’11 ottobre, una frenesia di liquidazioni da 19.2 miliardi di dollari ha portato Bitcoin a registrare per la prima volta una candela giornaliera in calo di 20.000 dollari.

Livelli di leva troppo elevati hanno reso il mercato estremamente sensibile.

Solo negli ultimi 16 giorni, ci sono stati 3 giorni in cui le liquidazioni giornaliere hanno superato 1 miliardo di dollari.

Liquidazioni giornaliere superiori a 500 milioni di dollari sono ormai la norma.

Soprattutto nei periodi di bassa liquidità, ciò porta a forti oscillazioni nel mercato crypto. Inoltre, questa volatilità è bidirezionale.

Questo spiega anche il cambiamento improvviso del sentiment di mercato. L’indice Fear & Greed del mercato crypto è ufficialmente sceso a 10, ovvero "paura estrema".

L’attuale indice è pari al minimo storico di febbraio 2025; sebbene Bitcoin sia salito del 25% dal minimo di aprile, la leva sta amplificando le oscillazioni emotive degli investitori.

Non ci credi ancora?

Dai un’occhiata al grafico comparativo tra Bitcoin e oro dall’11 ottobre, data della grande liquidazione. Negli ultimi 12 mesi, oro e Bitcoin, entrambi asset rifugio, hanno mostrato un’alta correlazione. Tuttavia, da inizio ottobre, l’oro ha sovraperformato Bitcoin di 25 punti percentuali.

La debolezza del mercato crypto è ancora più evidente negli asset diversi da Bitcoin. Prendiamo Ethereum: attualmente la sua perdita da inizio anno è pari a -8,5%. Dal 6 ottobre, Ethereum è crollato del 35%.

Nonostante il rialzo generalizzato degli asset rischiosi, il calo di Ethereum ha già superato i livelli tipici di un bear market.

Se si guarda con più distacco, il mercato crypto sembra trovarsi in un bear market "strutturale". Sebbene i fondamentali siano migliorati, i fattori che influenzano i prezzi stanno cambiando. Come in ogni mercato efficiente, questo problema si risolverà da solo.

Pertanto, riteniamo che il fondo di mercato sia vicino.

Oltre al mercato crypto, anche altri asset stanno offrendo opportunità di ingresso. Il macro sta cambiando: azioni, materie prime, obbligazioni e criptovalute sono tutte degne di investimento in questo momento.

La realtà macro è che l’offerta globale di moneta M2 ha raggiunto il massimo storico di 137 trilioni di dollari. Il Giappone sta preparando un pacchetto di stimolo economico da oltre 110 miliardi di dollari, e il bonus tariffario da 2.000 dollari di Trump sta per essere distribuito. Per il mercato crypto, questo calo non è altro che un dolore di crescita nel percorso rialzista.