Punti chiave:
Il calo mensile del 20% di Ether lo ha spinto in un chiaro trend ribassista giornaliero, ritestando i $3.000 per la prima volta da luglio.
La Mayer Multiple scesa sotto 1 segnala una storica zona di forte accumulo, simile alle fasi di bottom precedenti.
La liquidità a leva è stata resettata, ma i cluster a $2.900 e $2.760 avvertono di ulteriore volatilità prima di una possibile ripresa.
Il token nativo di Ethereum, Ether (ETH), è sceso di quasi il 20% a novembre, passando da $3.900 a ritestare il livello dei $3.000 il 17 novembre, un prezzo visto l’ultima volta il 15 luglio. Questo ribasso ha spinto ETH in un trend ribassista giornaliero ben definito, caratterizzato da massimi e minimi decrescenti consecutivi, collocando il mercato in una zona tecnicamente fragile nonostante stiano iniziando ad emergere segnali di accumulo a lungo termine.
Grafico giornaliero di Ether. Fonte: Cointelegraph/TradingView Mayer Multiple scende sotto 1: cosa significa per ETH
Uno di questi segnali proviene dalla Mayer Multiple (MM) di Capriole Investments, che misura il rapporto tra il prezzo attuale di ETH e la sua media mobile a 200 giorni. Una lettura inferiore a 1 indica che Ether viene scambiato a sconto rispetto alla sua tendenza di lungo periodo e storicamente si è allineata con importanti zone di accumulo.
La Mayer Multiple di Ether è scesa sotto 1. Fonte: Capriole Investments La Mayer Multiple di ETH scesa sotto 1 per la prima volta da metà giugno la riporta ora nella “buy zone”, una regione che in passato ha preceduto forti recuperi plurimensili.
Nella storia di ETH, letture inferiori a 1 hanno tipicamente indicato minimi di lungo periodo, con l’eccezione principale di gennaio 2022, quando la metrica è rimasta depressa a causa dell’inizio di un bear market più ampio.
Al momento, i livelli della MM assomigliano più a condizioni di reset di inizio ciclo che a una rottura strutturale come quella vista nel 2022, posizionando il mercato attuale più vicino alle opportunità storiche di acquisto che a zone di distribuzione o vendita (di solito riscontrate quando la MM è superiore a 2,4).
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La liquidità si resetta, ma rimangono cluster più profondi
Nonostante l’impostazione macro di accumulo, l’azione dei prezzi a breve termine rimane vulnerabile. I dati di Hyblock Capital mostrano che, anche dopo aver superato la zona psicologica chiave dei $3.000, ETH si trova ancora sopra diversi densi cluster di liquidazione long.
“Abbiamo superato diversi grandi cluster di liquidazione long (luminosi). I prossimi due sotto ETH sono $2.904-$2.916 e $2.760-$2.772,” ha scritto Hyblock, suggerendo che il mercato potrebbe richiedere un flush di liquidità più profondo prima di formare una base solida.
Cluster di liquidità long di ETH sotto i $3.000. Fonte: Hyblock Capital/X A ciò si aggiunge che la piattaforma di analytics Altcoin Vector ha evidenziato che la struttura complessiva della liquidità di Ether si è “completamente resettata”, una condizione storicamente presente prima di ogni importante minimo. Secondo la piattaforma, i crolli di liquidità tendono a precedere fasi di bottoming di più settimane piuttosto che rotture strutturali immediate.
Altcoin Vector ha scritto che la finestra di correzione rimane aperta finché la liquidità si ricostruisce: se il rifornimento avviene nelle prossime settimane, ETH potrebbe entrare nella sua prossima fase di espansione. Tuttavia, più tempo impiega la liquidità a tornare, più si prolunga la fase di consolidamento e più ETH diventa strutturalmente esposto a ulteriori ribassi.
Indice di liquidità di Ether. Fonte: Altcoin Vector/X Relazionato: ETH scende al minimo di 4 mesi sotto i $3K: è finito il bull market?
