Stablecoin: Western Union prevede di lanciare le "stable cards" anti-inflazione

I trasferimenti di denaro stanno vivendo una rivoluzione silenziosa. Western Union, storico leader del settore, ora punta su stablecoin e “stable cards” per proteggere i trasferimenti di fondi dall’inflazione dilagante delle economie fragili. Una strategia audace, all’incrocio tra finanza tradizionale e innovazione crypto, che potrebbe davvero rimodellare il futuro delle rimesse.

Le “stable cards” di Western Union: una risposta concreta all’inflazione

In paesi come l’Argentina, dove l’inflazione si avvicina al 300% annuo, un trasferimento di 500 dollari può perdere metà del suo valore in poche settimane. Di fronte a questa realtà, Western Union pensa alle “stable cards“, carte prepagate garantite da asset stabili. Queste carte permetteranno ai destinatari di preservare il potere d’acquisto dei loro fondi, anche in un contesto di rapida svalutazione della valuta.

Questa soluzione si basa sulla rete già esistente dell’azienda, ben radicata nei mercati emergenti. Gli utenti potranno ricaricare le proprie carte con stablecoin, evitando così le fluttuazioni della valuta locale. Western Union dà priorità alle economie in cui le rimesse rappresentano una quota significativa del PIL. In America Latina, Africa o Asia, queste carte potrebbero diventare uno strumento per garantire il reddito delle famiglie. Una risposta pragmatica a un problema economico urgente, che unisce facilità d’uso e tecnologia crypto.

Stablecoin e Digital Asset Network: i contorni di una strategia ambiziosa

Western Union non si ferma alle “ stable cards”. Infatti, l’azienda sta anche preparando il lancio della propria stablecoin, WUUSD, sulla quale avrà il pieno controllo di conformità e distribuzione. Questo progetto si inserisce in una visione più ampia: la Digital Asset Network (DAN), una piattaforma collegata a fornitori di servizi crypto per facilitare gli scambi tra valute fiat e asset digitali.

DAN e la stablecoin USDPT dovrebbero essere operative entro la prima metà del 2026. La loro distribuzione coinvolgerà partnership con exchange e istituzioni finanziarie locali. Nel frattempo, Western Union ha depositato il marchio “WUUSD”, aprendo la strada a una gamma di servizi crypto, tra cui wallet, trading e pagamenti.

Crypto: perché Western Union si affida a Solana?

Per supportare la sua stablecoin, Western Union ha scelto Solana, una blockchain nota per la sua velocità e i bassi costi di transazione. Una scelta strategica, dato che la concorrenza tra Ethereum, Stellar e altre reti crypto è agguerrita. Solana offre infatti una scalabilità superiore, un argomento chiave per le transazioni transfrontaliere su larga scala.

Tuttavia, questa partnership non è priva di rischi. Infatti, la stabilità della rete Solana è già stata messa alla prova in passato e la sua adozione diffusa dipenderà dalla capacità di mantenere le sue prestazioni. Se la scommessa avrà successo, Western Union potrebbe superare concorrenti come PayPal o Wise, che stanno anch’essi esplorando soluzioni crypto.

Western Union apre la strada: e se le crypto diventassero lo standard per i trasferimenti di denaro? Le sue “stable cards” e il progetto stablecoin potrebbero davvero accelerare l’adozione degli asset digitali nelle economie emergenti. Ma questa transizione solleva delle domande: i regolatori seguiranno? Gli utenti adotteranno in massa queste soluzioni?