Indice S&P 500: perché Vanguard è ribassista su questo indice

Gli analisti di Vanguard hanno previsto una performance inferiore alle attese per l’indice S&P 500 e i suoi principali componenti. Questa società di ETF e fondi comuni prevede che nei prossimi dieci anni il rendimento medio annuo del mercato azionario statunitense sarà solo tra il 3,5% e il 5,5%, ben al di sotto del rendimento medio annuo a lungo termine dell’S&P 500, che si aggira intorno al 10%. Questa previsione è in netto contrasto con quelle recenti degli esperti di Wall Street sull’indice. Perché dunque Vanguard è così pessimista?

Nell’ultimo rapporto per gli investitori, Vanguard prevede che nei prossimi dieci anni il rendimento medio annuo delle growth stock statunitensi sarà solo tra il 2,3% e il 4,3%. Questo rappresenta un netto contrasto rispetto agli ultimi anni, in cui le growth stock hanno guidato il mercato. Quest’anno, il rialzo di circa il 17% dell’S&P 500 è stato in gran parte dovuto alle large cap growth. Pertanto, il cambiamento improvviso di Vanguard desta preoccupazione e lascia presagire un futuro poco roseo.

“Anche con le attuali valutazioni elevate, la crescita degli utili potrebbe ancora fornire slancio al mercato azionario nel breve termine,” ha dichiarato Vanguard. “Tuttavia, siamo sempre più convinti che le prospettive a lungo termine per il mercato azionario statunitense siano cupe.”

Altri operatori di Wall Street restano ottimisti sull’S&P 500

D’altra parte, i principali strategist azionari di JPMorgan hanno pubblicato una previsione rialzista per l’indice S&P 500 (^GSPC), indicando fiducia nei mercati azionari fino al 2026. Infatti, il team di strategia azionaria di JPMorgan guidato da Dubravko Lakos-Bujas ha fissato un target di 7.500 punti per l’indice entro la fine del 2026. “Nonostante le preoccupazioni per una bolla dell’intelligenza artificiale e per valutazioni elevate, riteniamo che i multipli attualmente elevati riflettano correttamente una crescita degli utili superiore alla media, un boom degli investimenti in AI, un aumento dei dividendi agli azionisti e una politica fiscale accomodante (ad esempio [una legge omnibus])”, si legge in un rapporto inviato ai clienti alla fine di novembre.

Inoltre, anche Deutsche Bank ha fornito una previsione ottimistica per l’S&P 500. La banca prevede che l’indice supererà la soglia degli 8.000 punti. Deutsche Bank sottolinea che i profitti trainati dall’intelligenza artificiale sosterranno gli utili aziendali, il che potrebbe inaugurare una nuova era d’oro per l’S&P 500. La banca prevede inoltre che l’utile per azione dell’S&P 500 potrebbe infine raggiungere i 320 dollari.