La SEC ha ufficialmente chiuso la sua indagine sul protocollo Aave.
"La DeFi ha affrontato una pressione normativa ingiusta negli ultimi anni. Siamo felici di lasciarci tutto questo alle spalle mentre entriamo in una nuova era in cui gli sviluppatori possono davvero costruire il futuro della finanza," ha dichiarato recentemente il fondatore di Aave, Stani Kulechov, in un post sui social media.
Un'indagine durata quattro anni
Il fulcro della strategia della SEC sulle criptovalute è stato quello di classificare i token come titoli dimostrando che dipendono dagli "sforzi gestionali" di un gruppo centralizzato.
Dopo quattro anni di indagini, la SEC evidentemente non ha trovato prove sufficienti di violazioni chiare delle normative sui titoli tali da giustificare una causa.
L'ambiente normativo negli Stati Uniti si è notevolmente ammorbidito alla fine del 2025.
Da quando Paul Atkins ha assunto la presidenza della SEC all'inizio del 2025, l'agenzia si è allontanata dalla "regolamentazione tramite enforcement". Indagini simili su Uniswap e Ondo Finance sono state anch'esse archiviate all'inizio di quest'anno.
È probabile che l'agenzia stia dando minore priorità ai casi contro i protocolli "true DeFi" che non detengono direttamente i fondi degli utenti.
Le cattive notizie
Le notizie normative sono indubbiamente rialziste, ma Aave sta attualmente affrontando una significativa crisi interna che complica la situazione.
Recentemente, Aave Labs ha integrato "CoW Swap" nel frontend di Aave e ha iniziato a reindirizzare le commissioni di swap (stimate a circa 10 milioni di dollari all'anno) verso se stessi invece che verso il tesoro della DAO.
I detentori di token sono furiosi, vedendo questa mossa come una "cattura di ricavi" da parte del team di sviluppo che aggira la governance decentralizzata.
Se questa disputa sulla governance non verrà risolta, potrebbe portare a un "fork".
